Nel 1950 Michele Giuliano Albo si lascia affascinare dal concetto di caffè come frutto e inizia a studiarlo. Vuole capire i luoghi di provenienza e le caratteristiche di ogni varietà.

Viaggia in Brasile e in Kenya, mettendosi poi in contatto con gli esperti italiani dell’epoca.
Allestisce il suo primo laboratorio di tostatura con le miscele Bollo Oro e Bollo Argento.
È un periodo di grande fermento: di sera Michele lavora il caffè e di giorno percorre il Canavese e la Valle d’Aosta per proporlo a caffetterie e ristoranti.

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Dagli anni ’80 la figlia di Michele, Maria Teresa, porta avanti la passione di Michele insieme al marito, Federico Minelli.
In questo periodo nascono Gran Miscela e Gran Aroma, che conquistano anche il gusto dei baristi torinesi.

Negli anni ’90, Federico lavora giorno e notte nel suo laboratorio per mixare origini provenienti da tutto il mondo, fino a quando ottiene la miscela di caffè perfetta: aromatica, tonda e delicata.
Una miscela piacevole sia per il rito italiano del caffè, ma che poteva essere apprezzata anche all’estero. Nasce l’Espresso Italiano.

Alessandro e Marcella, figli di Federico, stanno continuando la tradizione di famiglia.
La passione è sempre la stessa: esplorazione dei sapori, sperimentazione di nuove miscele, ricerca della giusta alchimia tra le origini. ll caffè è un prodotto antico, con infinite possibilità di innovazione.